This Is Why I'm Drunk

booze hound

In recent weeks, I’ve been slowly pulling together research for a special project to compile nearly all the work I’ve performed in regard to ABV, style and beer rating bias into one compendium of sorts.

As I put the finishing touches on the effort, I’ve created several new charts to help tell the story of drinker preferences based on research from Rate Beer and Beer Advocate.

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Irpinia Paranoica

Riposa in pace. La bara fu seppellita e i parenti del compianto mestamente tornavano a casa. Era il funerale del padre del mio amico R., che anticipava di poco le sue nozze. Con questo evento funesto iniziava il mio turbato sonno del venerdì notte, trascorso ad ubriacarmi in un bar. Mi trovavo lì, al cimitero e osservavo le lapidi disseminate a destra e manca, ma nessuna riportava epitaffi di morte per il terremoto. Il defunto di oggi, invece, era morto per un tumore, come tutti qui negli ultimi tempi qui.  Uscii dal camposanto assorto nei miei pensieri nefasti. Mi ritrovavo a peregrinare per le stradine di un centro storico, distrutto dalla ricostruzione post terremoto. Qui sì che l’epitaffio era ben evidente: alle future generazioni consegniamo il nulla. Un’allegra sagra di prodotti tipici industriali e derivati allietava la serata, con musica salentina cento per cento. Eravamo seduti sulle scale che portavano…

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Lettera al bar dei falliti

Pubblicato: giugno 3, 2014 in Uncategorized

Pd o Movimento 5 stelle? Berlusconi o Alfano? L’Italia con Renzi o Renzi con l’Italia?
Bene, quesiti a cui me ne sbatto di dare risposta alcuna.

f808be93e0_io-cambio-2Venti ore di lavoro in un solo giorno in Italia come vengono considerate? I sindacati dicono che sono decisamente troppe e che andrebbero riviste, le disposizioni di legge recitano che non si va oltre le 6-8 ore al giorno di lavoro, a secondo del settore.
Venti ore 20. Consecutive. Dalle 7 del mattino alle 3 del giorno dopo. Ripeto, consecutive. E’ inumano. Parlano di riforme delle pensioni, riforme del lavoro, riforme del sistema giudiziario, riforme e ancora riforme. Ma a quando una riforma delle procedure delle elezioni? E con procedure non intendo sistemi maggioritari, proporzionali o affini. Intendo proprio le modalità di svolgimento dell’atto del voto. Venti ore, venti, consecutive malpagate. Senza aggiungere le condizioni del luogo di lavoro: carenze sanitarie e in altri casi anche strutturali dell’edificio. La maggior parte scuole. Queste le condizioni, ripeto, disumane.

Poi ci sono le condizioni psico-fisiche dello scrutatore, alcune personali e altre no.
Non si può votare solamente la domenica a partire dalle ore 7 del mattino, quando si è finito il sabato sera alle ore 4 in un pessimo stato, ai limiti del comatoso.
Non si può avere tra le palle per un intero giorno un rappresentante di lista idiota, che pur di non lavorare in fabbrica, o peggio ancora in pubblici uffici, ti ronza intorno a pregarti di falsificare gli orari da riportare sul loro modulo da restituire ai loro piani alti, solo per guadagnare un altro ulteriore giorno di ferie.
Non si può tollerare che la stragrande maggioranza dei giovani non voti, quando ti vedi arrivare tantissimi anziani, anche novantenni, arzilli e fieri del diritto di voto, o un gruppo di quattro ottantenni donne arrivate sottobraccio.
Non si può tollerare che una persona venga a votare non accompagnata, quando dalla sua tessera elettorale vien fuori che in due distinte precedenti elezioni era stata accompagnata. Non si può tollerare il miracolo!
Non si può tollerare che la maggior parte degli elettori si presenti al seggio 5 minuti prima della chiusura delle votazioni. Non si può tollerare un giovane elettore che si presenta al seggio 5 minuti prima delle chiusura delle votazioni con una tessera elettorale non aggiornata e non si può tollerare che lo stesso pretenda insistentemente di votare quando si è recato nel seggio sbagliato.
Non si può tollerare ulteriormente che lo spoglio inizi subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, dopo 16 ore di logorante ed inetta attesa dei partecipanti (35% di affluenza).
Non si può tollerare che dalle urne escano schede parzialmente nulle (riguardo alle preferenze dei candidati) o schede contorte o indecifrabili, contestabili o meno dal suddetto rappresentante di lista idiota e, questa volta, anche ignorante.
Non si può chiudere il tutto alle ore 3 della notte, in mezzo a zanzare di qualunque specie, razza o religione che infestano il seggio. E non si può chiudere alle 3 della notte con un battibecco col fallito del paese, visibilmente ubriaco e maleodorante di piscio, che pretende di leggere l’elenco degli elettori.
Non si può tollerare (ultima ma non in ordine di importanza, anzi!) che si finisca alle 3 di notte e di non trovare nemmeno un posto aperto per bere finalmente una santa birra, dopo una settimana di astinenza. Non si può!

santini00Pensi poi che la legge del contrappasso esiste davvero,  che esiste davvero un Dio e che si chiama Voto Nullo. Quel Dio ha punito giustamente l’unico candidato che ti sta sulle palle e che non si chiama Mastella, Gargani, Scopelliti, Barile, Cesa, Picierno, Martusciello & co. L’ha punito per una sola volta, ma quella stessa volta è per sempre. Pensi poi che la legge del contrappasso bis esiste davvero e che questa volta si chiama Elettore Medio del M5S. Lo capisci quando dall’urna-pattumiera ti si presenta agli occhi stanchi una scheda con preferenza al partito e con l’indicazione di tre candidati (nome, cognome, un maschio e due femmine). Scopri che quei candidati sono presenti nella circoscrizione Nord-occidentale, non in quella Meridionale di riferimento.

Pensi, infine, che hai pensato a tutto questo e ti accorgi che non hai pensato quando ti pagheranno.

Le piccole comparse inutili

Pubblicato: aprile 6, 2014 in Uncategorized

Senzamare

Ci sono uomini che hanno capito tutto della vita. E ci sono esseri umani di sesso femminile nel quali la media tra estetica, intelligenza, stile, cultura risulta mediamente alta. A volte sono le studentesse di materie letterarie che incontri-incontravi all’università, piene di libri e di progetti. O quelle che nel periodo post-universitario puoi-potevi incontrare in esclusivi wine-bar letterari. O altre ancora, ma la tipologia è più o meno quella. Ora, secondo me, chi riesce a entrare nelle grazie di questa tipologia di ragazze ha vinto clamorosamente.

E poi ti sei mai trovato nella situazione di odiare il cantante preferito della ragazza che reputi mediamente interessante? O della quale sei innamorato, invaghito, attratto, incuriosito? Sicuramente! E visto che solitamente quel cantante non coincide col tuo artista preferito, beh non si può far altro che continuare a odiare il primo. I pregiudizi aumentano, lo ascolti e cerchi di trovare tutti i difetti…

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Allucinazioni di un povero disperato

Pubblicato: febbraio 9, 2014 in Uncategorized

Il mondo secondo Umbertoskj

Il cacamento di cazzo: esiste concetto più nobile?
Il cacamento di cazzo è un po’ come uno spirito antico insito in ognuno di noi, molto spesso sopito, ma che scalpita e si fa sentire nei momenti in cui la noia, il fastidio e l’irritazione si fanno largo.
Quando questi tre demoni pungolano la vostra quiete, ecco che arriva il cacamento di cazzo: si muove dentro di voi, si agita, sgomita, sino a quando non prende il sopravvento e voi esplodete in una esclamazione di sanissima intolleranza. Tipo: “Ma sai che ti dico? Ma chi cazzo me lo fa fare di ascoltare le tue stronzate? Sai che c’è, io me ne vado… tu resta pure qua e continua a parlare!”

Cacarsi il cazzo è un concetto nobile e profondo, con radice antichissime, e che ha permesso di vivere la vita in modo semplice e sereno. Secondo due principi molto semplici:
1)…

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